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La fotografia è stata realizzata su fondale nero. Il soggetto è posto frontalmente rispetto alla fotocamera. In questo caso sarà voltato con il corpo di circa 3/4 rispetto all'obbiettivo e ruoterà la testa verso la fotocamera al momento dello scatto (in modo da rendere visibile anche la spalla), come se il viso fosse posto semplicemente di fronte alla fotocamera. Lo schema di luce desiderato è di tipo split: dovrà quindi illuminare e, conseguentemente mettere in ombra, metà del viso in modo proporzionale e più precisamente possibile. Quindi la softbox, essendo il viso del soggetto frontale rispetto alla fotocamera, dovrà essere posta lateralmente rispetto AL VISO del soggetto (NON rispetto al corpo, essendo girato quasi di spalle) e alla stessa altezza. Per aiutarmi nell'ottenimento di un distacco più netto tra luce e ombra posso utilizzare un pannello nero a distanza ravvicinata dal lato del viso in ombra, in modo da renderla più netta e drammatica. Per illuminare maggiormente l'altra meta del viso (stando attento a non sovraesporre la fotografia) posso utilizzare una seconda softbox, posta posteriormente e sopraelevata rispetto alla prima e, se necessario, a luce più diffusa. (Il ritratto è stato realizzato con Sony DSC-HX60, modalità manuale, 1/30 sec a f/6.3, ISO 200. Successivamente post-prodotto per l'ottenimento del bianco e nero)